Precisione e mini invasività dell’accesso chirurgico grazie alla replica anatomica

Ottobre, 2016
Exacone News 23

Autore: Studio associato Cerati Conti, caso eseguito dal Dott. Matteo Grassi.

Il Paziente, di sesso maschile di 52 anni, si presenta alla mia attenzione circa un anno fa recando con sé esame TC dell’arcata superiore.

All’esame obiettivo si riscontra lieve tumefazione a carico dell’elemento 23 e leggero indolenzimento alla percussione. Si effettua una lastra endorale che evidenzia radiotrasparenza apicale a carico di elemento 22 e 23 già precedentemente trattato.

Dopo aver visionato la TC si opta per ritrattamento canalare dell’elemento 23 e terapia canalare dell’elemento 22 con relative ricostruzioni.

Si effettuano controlli periodici ma a distanza di circa 8 mesi (Figg. 1-5a), non osservando miglioramenti della lesione e evidenziando recrudescenza della sintomatologia, viene effettuata CBCT (Fig. 5b) e si richiede l’aiuto del “Digital Service” dell’azienda Leone che prepara un modello 3D virtuale navigabile (file PDF 3D Fig. 6) e la replica anatomica con stampante 3D che mostra più chiaramente la situazione e permette di pianificare l’intervento con precisione e quindi minor invasività (Figg. 10, 11). La replica anatomica, copia fedele in scala 1:1 della situazione reale, ha il grande pregio di rappresentare l’osso in resina completamente trasparente che lascia nitidamente vedere le strutture interne: le radici degli elementi dentali in bianco e la cisti in colore “lattiginoso”. Con il Digital Service si concorda di effettuare un taglio obliquo sulla replica in corrispondenza della cisti in modo da poterne valutare al meglio l’ingombro e il suo impatto con le radici degli elementi dentali (Figg. 12, 13).

In accordo con il paziente, grazie anche allo strumento di comunicazione offerto dalla replica anatomica, si opta per rimozione chirurgica della lesione a carico delle radici di elementi 22 e 23 e valutazione di eventuale frattura radicolare di elemento 23.

Si fa preparare modello studio (Figg. 7-9) e provvisorio in resina in quanto qualora elemento 23 fosse fratturato si opta per exo e ponte provvisorio da elemento 22 ad elemento 24.

Dopo l’apicectomia del 23 si osserva, con ingrandimenti e luce dedicata, la radice che non mostra rime di frattura, pertanto si esegue l’apicectomia e rimozione della lesione di natura cistica (Figg. 14-19) confermata dall’esame istologico richiesto di routine in questi casi.

Si termina l’intervento con i punti di sutura per accollare i tessuti (Figg. 20-22).

Ottobre, 2016 - Exacone News 23