Grande rialzo di seno con inserimento di impianti in due tempi

Maggio, 2010
Exacone News 10

Autore: Dott. Marino Miccini.

Paziente di sesso maschile, anni 70, non fumatore.
La radiografia pre-operatoria evidenzia un’importante atrofia ossea in zona 1.6 e 1.5 (fig. 1). Si estraggono gli elementi 1.7 e 1.5.
Si esegue un grande rialzo di seno con accesso laterale (fig. 2), asportazione della corticale (fig. 3), innesto di biomateriale MBCP+ (dimensione granuli 1-2 mm) dopo averlo idratato con soluzione fisiologica (fig. 4), riposizionamento della corticale (fig. 5).

La radiografia eseguita a distanza di 6 mesi dal grande rialzo evidenzia una buona rigenerazione ossea (fig. 6).
Si inseriscono, quindi, 2 impianti in zona 1.6 e 1.5 in tecnica bifasica (figg. 7-11).
Si esegue una rx postoperatoria (figg. 12, 13): dalla radiografia emerge chiaramente come il tappo di chiusura in titanio (impianto 1.6), presente in passato nelle confezioni dell’impianto, non aderisca alle pareti interne dell’impianto, mentre il tappo in biopolimero (impianto 1.5), attuale tappo di chiusura presente nelle confezioni, sia, invece, perfettamente adeso alle pareti della connessione conometrica dell’impianto in modo da realizzare un perfetto sigillo microbiologico.

La rx scattata a distanza di 4 mesi dall’inserimento degli impianti (fig. 14) evidenzia la buona osteointegrazione degli stessi e mostra inoltre come il tappo di chiusura in titanio si sia leggermente sollevato dal colletto dell’impianto mentre il tappo in biopolimero sia rimasto perfettamente in posizione.

Si applicano, infine, 2 corone in lega preziosa-ceramica sugli impianti (figg. 15, 16).

Maggio, 2010 - Exacone News 10