Edentulia singola in zona molare: la corretta gestione dei tessuti molli

Settembre, 2005
Exacone News 3

Autore: Dr. Leonardo Targetti.

Paziente femminile di anni 22. Mancanza dell’elemento 46, nessuna notizia anamnestica particolarmente rilevante.

Si inserisce un impianto  4,8 mm, lunghezza 12 mm in tecnica monofasica inserendo un tappo di guarigione standard. Dopo 3 mesi si rimuove il tappo di guarigione e si apprezza il perfetto stato di salute dei tessuti molli (figg. 1, 2).

Si prende un’impronta con il transfer per la realizzazione della protesi. Il laboratorio prepara il moncone cilindrico standard fresato (fig. 3) e la cappetta (fig. 4). Si controlla che il moncone (fig. 5) e la cappetta si siano perfettamente armonizzati con i tessuti molli (fig. 6). Il laboratorio realizza la corona definitiva in ceramica che viene cementata in bocca (fig. 7). Si controlla l’occlusione con la verifica dei punti di contatto (figg. 8-9). Da notare come con l’inserimento della corona definitiva sul moncone si ottiene una leggera ischemizzazione dei tessuti molli; questo consentirà un perfetto adattamento dei tessuti molli attorno alla protesi. La corona è stata realizzata in modo che abbia dei punti di contatto mirati con i denti adiacenti. L’altezza di questi punti di contatto non deve superare i 4 mm dalla cresta ossea sottostante. Seguendo questo principio, i punti di contatto faranno da riferimento e da sostegno per la ricrescita gengivale con formazione della papilla. Al controllo ad un anno dal carico si evidenzia in effetti una crescita gengivale attorno alla corona (figg. 11-12) e come la formazione di questo sigillo mucoso costituisca una barriera contro infiltrazioni esterne e preservi l’osso peri-implantare sottostante (fig. 10).

Realizzazioni protesiche: Laboratorio Picchi, Perugi e Santoni di Petroni Danilo & C. s.n.c. – Firenze

Settembre, 2005 - Exacone News 3